Giovani e sicurezza sul lavoro

  • Perché è necessario parlare di sicurezza sul lavoro?

Diminuiscono i casi di infortuni sul lavoro in Italia nel confronto tra gennaio 2017 e gennaio 2018. Si registra infatti la diminuzione degli infortuni per l’11%, con una drastica riduzione degli incidenti in itinere (diminuiti del 33%). Si tratta di oltre 5.300 denunce in meno rispetto allo stesso mese del 2017.

Tuttavia, si registra un dato preoccupante: la riduzione degli infortuni sul lavoro è trasversale rispetto ai sessi, ma non all’età. Aumentano i casi di infortunio sul lavoro nella fascia di età 18 – 24 anni.

L’allarme dunque resta alto, ma non solo per i giovani. Preoccupano anche i dati riferiti agli episodi di infortuni che sfociano in morti “bianche”: a gennaio 2018 sono stati 67 i lavoratori che hanno perso la vita, soltanto 2 in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Inoltre, sono aumentate del 14,8% le malattie professionali, cioè le patologie direttamente collegabili al lavoro.

Fonte: INAIL

  • Quindi i giovani si infortunano di più rispetto ai lavoratori più anziani?

E’ l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro a ribadirlo: i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 24 anni hanno almeno il 50% di probabilità in più di subire un infortunio sul lavoro rispetto ai lavoratori con più esperienza alle spalle.

Un altro dato a conferma di questa affermazione è che gli apprendisti si infortunano molto più spesso degli altri lavoratori: un giovane su tre ha un incidente sul lavoro durante l’apprendistato.

Fonte: INAIL e Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro

  • Ma perché proprio la categoria giovani è così vulnerabile?

I lavoratori anziani si infortunano di meno perché sono più concentrati nell’attività e più coscienti dei fattori di rischio. Nella prevenzione infortunistica non è solo la prestanza fisica a fare la differenza, ma la competenza e l’esperienza.

Il rischio di farsi male è maggiore per chi non ha esperienza, per chi è alle prese con un nuovo mestiere e per chi lavora in una nuova impresa. La mancanza di competenze e conoscenze, la mancata conoscenza della normativa di sicurezza e la non attitudine a confrontarsi con altri lavoratori sono vere e proprie insidie alla salute dei lavoratori più giovani.

Fonte: INAIL – Settore Ricerca, opuscolo “Giovani, formazione e lavoro”

  • I giovani si infortunano di più anche perché riscontrano grosse difficoltà a comunicare con i colleghi più anziani e con i datori di lavoro?

Sicuramente la prima buona pratica alla quale aspirare è proprio l’intelligenza coraggiosa di affrontare la questione salute sul lavoro. Da sottolineare l’importanza del coinvolgimento di saggi anziani nell’affiancamento dei giovani esuberanti, attraverso tutorship e mentoring, ma non solo.

E’ infatti fondamentale che i giovani siano predisposti all’ascolto e alla collaborazione: devono ascoltare attentamente le istruzioni che ricevono, devono collaborare con il datore di lavoro sulle questioni di salute e sicurezza, attenersi alle procedure di sicurezza per proteggere loro stessi e i loro compagni di lavoro, devono assolutamente utilizzare i dispositivi di protezione personale e gli eventuali indumenti protettivi messi a disposizione dalle aziende.

Inoltre, se i giovani riscontrano problemi o difficoltà, devono informare il datore di lavoro e il responsabile della sicurezza in azienda. Sarebbe curioso indagare su quanti giovani lavoratori sono a conoscenza dell’esistenza di un RLS, per esempio.

Fonte: INAIL – Settore Ricerca, opuscolo “Giovani, formazione e lavoro”

  • RLS?

“Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza”: la normativa di riferimento prevede che sia eletta una persona per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. Il rappresentante dei lavoratori:

    • promuove l’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori;
    • formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali è di norma sentito;
    • fa proposte in merito alla attività di prevenzione;
    • avverte il responsabile dell’azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività;
    • ha diritto di ricevere le informazioni dagli organi di vigilanza;
    • ha diritto ad ottenere una copia del Documento di Valutazione dei rischi (DVR) previa apposita richiesta.

Per tutti i lavoratori quindi, ma soprattutto per i giovani, è fondamentale collaborare con il loro rappresentante per la sicurezza, avvisandolo tempestivamente di ogni pericolo ravvisato durante la prestazione lavorativa, e a loro volta chiedendo informazioni al proprio rappresentante sui rischi presenti in azienda, su come marginarli, sulle accortezze da applicare nell’utilizzo di macchinari, ecc.

Fonte: D. Lgs. 81/2008, Il Sole 24 Ore

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